domenica 1 aprile 2012

Fanfulla-Cantù 74-41 (13-10, 32-19, 48-30)

Fanfulla: Pulvirenti 8, Marciano 15, Picco 3, Biasini 15, Nesca 30; Brino, Dardi 3. N.e.: Senna, D’ambrosio e De Vecchi. All.: Crotti.
Cantù: Luisetti 4, Romanò 4, Battaglini 1, Danese 9, Scrimizzi 2; Bragotto 2, Molteni 7, Tarragoni, Bonetta 2, Busnelli 10. All.: Anselmi.
Note. Tiri liberi: Fanfulla 16 su 24, Cantù 9 su 26. Tiri da tre: Fanfulla 6 su 18, Cantù 2 su 15. Cinque falli: nessuna.
Abrbitri: Regonesi di Crema e Mangoni di Bussola (CR).

Lodi. Luana in…Nesca la Fanfulla: soltanto diciotto anni ma movimenti, tecnica e senso della posizione di una vera giocatrice di basket. La straripante vittoria della Fanfulla passa soprattutto dalle mani bollenti del talentino di Borgonovo Valtidone, arrivata in prestito nel mercato invernale. «Ma stasera tutta la squadra ha “girato” bene – sottolinea coach Cristina Crotti -, sia per quanto riguarda gli automatismi difensivi che per quanto concerne gli schemi offensivi». Le bianconere approcciano la gara nel migliore dei modi, andando subito a trovare la via del canestro con Marciano, Biasini e soprattutto con Nesca, secca e precisa quando la mette dalla lunga distanza. Cantù accusa il colpo, è succube del gioco delle padrone di casa, ma Anselmi è bravo a leggere il momento didifficoltà, schiera tre lunghe, si garantisce il controllo dei cieli ed alla fine del primo quarto recupera quasi tutto il “gap” accumulato all’inizio. Nel secondo quarto la Fanfulla trova la sua profeta: Nesca infila 15 punti letali con tre triple stordenti, facendosi notare anche a rimbalzo. Anselmi cerca in tutti i modi di mischiare le carte con un “tourbillon” di rotazioni, ma le bianconere sfruttano il “magic moment” di una Nesca veramente in stato di grazia. La Fanfulla va al riposo lungo, cosa mai successa in questa stagione, con 13 punti di vantaggio, particolare che fa allargare il sorriso sulla bocca di tutti. Paradossalmente libere dalle scorie delle scoppole rimediate nel recente passato, le “guerriere” continuano ad azzannare partita ed avversarie per il verso giusto, cercando l’area colorata con Biasini e cavando dal cilindro le giocate personali di Marciano, che quando non pasticcia nel palleggi oè veramente un ciclone. La spinta giusta arriva dalla difesa, propedeutica per poter sviluppare un buon gioco nell’area avversaria. Nell’uno contro uno non c’è storia, come non c’è storia nell’uscita dai blocchi. Pulvirenti si mette alle spalle un periodo di magre realizzative aprendo la scatola dei tiri da tre e si va ad affrontare l’ultimo minitempo con un rassicurante +18; come dire che soltanto una squadra di folli potrebbe perdere la partita. Ma con questa Fanfulla non c’è mai da fidarsi, c’è sempre da stare costantemente in campana. Busnelli approfitta di qualche ragionevole rilassamento bianconero, poi riprendono le piroette di Marciano, Nesca torna a fare la professoressa del canestro, Dardi e Picco battono colpi significativi per dimostrare che anche loro sono in palla e Brino lancia pallidi segnali di ritorno verso la migliore condizione: il gioco è fatto. Brava Fanfulla, una v ittoriache fa morale, soprattutto in chiave play-out.

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