lunedì 20 febbraio 2012

Castel Carugate – Publitrust Villasanta 65-50 (14-10) (33-29) (44-40)

Castel regola Villasanta e sale al quinto posto

Castel:  De Cristofaro 2, Tagliabue ne, Bonfanti 4, Robustelli 17, Bratovich 5, Zumbaio 10, Calastri 10, Minervino 8, Galbiati 4, Pozzi 5 . All. Ganguzza
Villasanta : Castelli 6, Costa, Boscolo 14, Tessitore 9, Bassani 2, Papagno 5, Rigamonti 2, Daniel 2, Pogliana 10, Rossi, All.re Merlo

Seconda vittoria consecutiva tra le mura amiche per la Castel Carugate, che grazie a questi due punti, riaggancia Bergamo e si riporta al quinto posto. Priva di Arnaboldi e Guidi, con Tagliabue in panchina solo per onore di firma, coach Ganguzza parte con un quintetto inedito, Robustelli play, Galbiati in guardia, al suo primo ingresso in starting five, Pozzi da ala e la coppia Zumbaio-Calastri sotto le plance. Un primo quarto di reciproco controllo che vede però subito Carugate portarsi avanti con 8 punti di Calastri, difficilmente marcabile dalla giovane Daniel. 14-10 la prima frazione, Villasanta non demorde e riaggancia sul 17-17 a metà seconda frazione, grazie alla solita Boscolo ed una rapida e precisa Pogliana. Pozzi da tre e a seguire 5 punti della capitana Robustelli, portano avanti la Castel 33-29, all’intervallo. La situazione falli per la squadra di casa è però già pesante. Le tre lunghe sono gravate di 3 falli Bratovich e Zumbaio, ed addirittura 4 per Calastri al 18’ minuto. Nella ripresa Ganguzza rischia da subito la sola Zumbaio che non delude ( alla fine 10 punti con 5/8 da due e 9 rimbalzi ) e con un quintetto veloce tiene sempre la Publitrust a distanza, anche se di soli pochi punti, 44-40 alla conclusione del terzo. A inizio ultimo quarto arriva il break definitivo che risolve l’incontro. Calastri e Zumbaio escono per 5 falli, ma è la solita capitana Robustelli, in questo periodo, in splendida forma, ben coadiuvata dalla new entry del mercato invernale Galbiati ( nella foto ) e da una Minervino rigenerata e combattiva, che alzano i ritmi mettendo in ginocchio le avversarie. Un perentorio 17-2 in pochi minuti, chiude la partita. Bratovich, con le sue lunghe leve e i suoi 188cm, è un muro dentro l’area e blocca ogni tentativo di rimonta, Villasanta ha finito la birra e deve solo aspettare la sirena finale. Il 65-50 sul tabellone penalizza forse troppo le ospiti, che hanno sputato sangue per tre quarti dell’incontro. La panchina più lunga e le maggiori possibilità di rotazioni di Carugate hanno fatto la differenza. Dall’infermeria intanto notizie contrastanti. Arnaboldi in settimana farà una risonanza per capire l’entità dell’infortunio al ginocchio, mentre Tagliabue si stà allenando col gruppo e se tutto andrà per il verso giusto, forse già contro Lodi, tra 15 giorni, potrebbe mettere piede in campo per qualche minuto. Domenica, proibitiva trasferta contro la capolista Broni. Al Palaverde l’anno scorso abbiamo fatto sudare e non poco le pavesi, speriamo che anche questa partita possa riservare una lieta sorpresa per le biancoazzurre carugatesi.   

Alessandro Giuliano  -addetto stampa Castel Carugate-                                

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